Tra poche ore arriveremo ad un altro anniversario di quella bell’alba, 49 anni fa, quando trionfa la nostra Rivoluzione.
Sulle tracce della tirannia pro-yankee abbiamo seguito la lunga e spinosa strada.  Grazie al popolo nobile e consacrato di Cuba, ai suoi operai ed altri lavoratori manuali ed intellettuali, i suoi contadini e studenti, uomini e donne, bambini, anziani e cittadini di tutte le età, istruiti o no, Cuba è stata allora, per la prima volta, padrona del suo destino bello.

Se ho lo strano privilegio di rivolgermi ancora una volta a voi, è perché avete trovato in questo compatriota una persona che vi ha sempre detto la verità.

Non è un merito essere onesto ma un sacro dovere.

Nel corso dell’alba sarà rimasto in dietro l’Anno 49 della Rivoluzione ed entreremo in pieno nell’anno 50, che simbolizzerà il mezzo secolo di resistenza eroica.

Proclamiamo al mondo con orgoglio questo primato che ci fa creditori del più giusto dei reclami: che sia rispettato il diritto alla vita ed alla gioia sana della nostra Patria.

Per questo diritto lotteremo fino alla morte.  Per i cubani, più di un secolo fa, Martí l’aveva proclamato: “Patria è umanità!”

Fidel Castro Ruz